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Alcune considerazioni ed i nostri consigli su accessori e parti di ricambio dell'auto.

 

SENSORI POSTERIORI

In molti paesi stanno diventando obbligatori, spesso insieme alla telecamera, perché, come gli airbag o l'ABS, è importante garantire sempre più la sicurezza di chi guida, ma anche di chi sta fuori l'auto e, non ultimo, i sensori impediscono danni alla stessa carrozzeria. Questi piccoli e quasi invisibili “bottoncini” funzionano, e molto bene, non solo per il parcheggio ma anche per segnalare il passaggio di persone. In retromarcia, specie di notte o mentre piove, è inoltre praticamente impossibile accorgersi di ostacoli che per la loro dimensione o collocazione sono assolutamente fuori dal campo visivo del guidatore. Possono essere installati su qualsiasi veicolo e ce ne sono di tutti i tipi e per tutte le tasche. Avendo un costo inferiore ad uno smartphone di fascia medio bassa, l'istallazione dei sensori (almeno quelli posteriori) non deve essere considerata una spesa inutile ma una precauzione intelligente atta ad evitare danni e seccature.

FILTRO ARIA INTERNO

Trovare rimedi all'inquinamento dell'aria del pianeta è un problema globale, ma quello all'interno dell'auto dobbiamo pensarci da soli. Numerosi studi dimostrano che negli abitacoli la concentrazione dell'inquinamento dell'aria può raggiungere valori fino a sei volte superiori a quelli registrati all'esterno a causa del cosiddetto "effetto tunnel", durante il quale i gas di scarico presenti nell'aria ed emessi dai veicoli che ti precedono, vengono letteralmente risucchiati all'interno dell'abitacolo, permanendovi e raggiungendo livelli di concentrazione elevati. Purtroppo in Italia il problema non è abbastanza sentito poiché meno della metà degli automobilisti si preoccupa di ciò che respira in auto e, spesso, non è neppure a conoscenza dell'esistenza del filtro abitacolo e della sua funzione protettiva per la salute propria e dei trasportati. Da tempo tutte le nuove auto sono dotate di un filtro abitacolo come equipaggiamento di serie ma, a dispetto delle raccomandazioni dei costruttori di sostituire il filtro almeno una volta l'anno, la maggioranza degli automobilisti se ne dimentica e continua, inconsapevolmente, a respirare particelle e sostanze inquinanti tristemente famose. Il problema quindi, anche se sottovalutato esiste e per difendersi, almeno all'interno dell'auto, bastano pochi euro di spesa, l'importante è di ricordarsi di sostituire il filtro ogni anno o comunque ad ogni tagliando.

 

SPAZZOLE TERGICRISTALLO

Un’occhiata al parabrezza permette di capire se è il momento di cambiare le spazzole e quindi impariamo a “leggere” le informazioni fornite dai tergicristalli. Ricordiamo che, in ogni caso, sarebbe bene cambiarle una volta l’anno, perché, oltre l'uso, anche il sole estivo rovina la spazzola. Un malfunzionamento del tergicristallo potrebbe anche non dipendere da spazzole consumate. Se rimangono “strisce” sul parabrezza bisogna verificare se alla gomma della spazzola non fossero rimaste attaccate impurità ed in questo caso sarebbe sufficiente asportarle. Con un secondo controllo, specialmente in caso di saltellamento o rumorosità, verifichiamo che l'angolo di montaggio del braccio del tergicristallo sia corretto. Però, quando la spazzola non aderisce perfettamente al parabrezza a causa della deformazione o dell’usura della gomma, la spazzola va sostituita. Gli appassionati del "fai-da-te" apprezzano molto la sostituzione della sola lama di gomma (comunemente indicata come gommino). L'operazione in questi casi comporta una certa manualità ed un lavoro più lungo rispetto alla sostituzione delle spazzole complete, in quanto è necessario il “disassemblaggio” della spazzola. Se si punta al risparmio, il gioco può valere la candela, tuttavia questi ricambi sono molto spesso di scarsa qualità e durano pochi mesi.

BATTERIA, QUANDO CAMBIARLA...

Molti, prima di cambiarla, aspettano sempre che la batteria non ce la faccia più neanche a mettere in moto l'auto pensando che sia inutile “prevenire” e quindi, anche se più o meno consapevoli, sanno che (come già successo a tanti) potrebbero restare a piedi, magari proprio quel giorno che non sarebbe dovuto accadere! Ma quanto dura una batteria? Impossibile rispondere con certezza perché dipende da troppi fattori, non ultimo il tipo di uso e di percorsi prevalenti che si fanno con l'auto. Comunque, se non si desidera restare bloccati nel momento “sbagliato” c'è un indizio quotidiano che denuncia lo stato d'usura della batteria. Non è indispensabile avere un orecchio “motoristico” particolarmente sviluppato per accorgersi che una mattina, a differenza delle precedenti, alla richiesta di accensione sentite che il motorino di avviamento non gira come sempre veloce ed energico, sembra un po' stanchino, quasi svogliato. Praticamente vi sta avvertendo che la potenza inviata dalla batteria non è quella attesa e quindi sta facendo il possibile per permettervi, almeno oggi, di partire. Potete provare a ricaricarla ma allungherete solo la malattia. Siete vicini, molto vicini alla conclusione del ciclo vitale della batteria del vostro veicolo.

CATENE O GOMME INVERNALI?

Decidere è semplice, basta rispondere a due sole domande. La prima è : “Abito in una zona con inverni lunghi e molto rigidi?” e la seconda: “Durante l'inverno penso di transitare, più o meno volte, su strade innevate?”. Se avete dato almeno una risposta affermativa, non ci sono dubbi, dovete montare un treno di gomme termiche e sarete tranquilli. Al contrario, in caso di ambedue le risposte negative, quello che fa per voi sono un bel paio di moderne catene da neve, quelle che saprebbe montare chiunque in pochi minuti. Forse non tutti sanno che le gomme termiche sono progettate per lavorare con temperature esterne inferiori a 7 °C e iniziano a decadere drasticamente (maggiore consumo e minore tenuta di strada) quando la temperatura non è più così rigida. Considerando le temperature invernali registrate in tanti comuni italiani, c'è il rischio di circolare con gomme termiche anche quando il clima non è più così freddo, senza contare che la temperatura dell'asfalto, con il sole, di norma è superiore a quella esterna. In ultimo, nel caso di un veicolo che non preveda né consenta l'uso di catene a causa della mancanza di spazio all'interno del passa-ruota, anche se non si comportano altrettanto bene su neve come le “termiche”, potrebbero essere adottate gomme marchiate M+S che sono una via di mezzo tra le “estive” e le “invernali” essendo equiparate giuridicamente agli invernali dal Codice della Strada italiano. 

RICAMBI ORIGINALI E COMPATIBILI...

 Lo stesso ricambio può trovarsi come Genuine (originale), OEM (original equipment manufacturer, pari all'originale ma in scatola del produttore del pezzo e non della casa automobilistica) oppure Pattern (cioè fatti sul modello del ricambio originale ma da altri fabbricanti). Questi ultimi non sono quelli montati all'origine, ma sono perfettamente compatibili. Esteticamente appaiono identici all'originale ma la qualità può essere problematica: non è detto che abbia le stesse caratteristiche intrinseche di quello montato all'origine in termini di durata ed affidabilità. Per gli OEM il risparmio può essere considerevole e la qualità uguale o quasi a quella dei Genuine. I ricambi non originali di marchi affidabili (Delphi, Bosch, Valeo, Marelli ecc ecc) sono in tutto e per tutto identici a quelli installati dalle case automobilistiche per la semplice ragione che sono loro a produrli e a marchiarli per i costruttori. Quindi è importante ed ha senso mettere ricambi certificati solo finché l'auto è in garanzia (per non invalidarla o andare incontro a contenziosi) dopo diventa un problema di portafoglio... 

FILTRO ARIA MOTORE, QUANDO CAMBIARLO...

Molti sottovalutano il fatto che un comune filtro dell'aria è, in realtà, una barriera preziosa per mantenere in buona salute il motore dell'auto. Montato sulle vetture da strada deve essere sostituito con la stessa frequenza di quello dell’olio, a meno che non si percorrano anche strade non asfaltate o si abiti in città particolarmente inquinate. In questi casi, considerato che il motore “aspira” aria dall'esterno, il filtro trattiene molte più impurità di quante generalmente presenti su percorsi “normali” e un filtro dell'aria sporco, senza che il conducente se ne renda conto, compromette le prestazioni e, sopratutto, fa aumentare i consumi di carburante. Migliore è il filtro, più pulita è l'aria, quindi la miscela aria-benzina nelle camere di scoppio sarà ottimale ed il motore andrà meglio e durerà di più. Alcuni automobilisti, pensando di risparmiare, provvedono da soli alla pulizia dei filtri motore con getti di aria compressa o peggio con prodotti liquidi che potrebbero danneggiare gravemente l'elemento filtrante. Questo modo di operare è decisamente sconsigliabile oltre che inutile. L'aria eliminerebbe solo la polvere più superficiale ma non lo strato di sporco più compatto e leggermente untuoso che aderisce sulla superficie esterna del filtro.

CANDELE, QUANDO CAMBIARLE...

Le candele sui consumi influiscono molto, anzi moltissimo, altrimenti case come DENSO, NGK e PULSTAR, anziché spendere in studi sull'applicazione di platino, iridio, candele resistive e quant'altro, farebbero candele tutte uguali, sia pure con gradazioni diverse, e non venderebbero a nessuno le nuove tecnologie di candele che da qualche anno sono in commercio. Può capitare che trascorrano molte migliaia di chilometri senza dare la minima occhiata a questi piccoli ma basilari componenti del motore. Usando una candela di buona qualità, ne risentirà in meglio il comportamento della macchina, in quanto il motore si trova in condizioni ideali di funzionamento, cosa questa che permette di guadagnare, alle stesse andature, anche 1 km al litro in più che, visto il prezzo dei carburanti, non è roba da poco. In ultimo consideriamo il fatto che una buona candela all'iridio o al platino, a fronte di un maggior prezzo, garantisce una percorrenza almeno cinque volte superiore ad una candela "economica". 

CONTROLLO PRESSIONE PNEUMATICI...

Dovremmo riflettere sul fatto che i pneumatici sono l'unico punto di contatto con la strada e quindi la nostra ed altrui incolumità dipende in larga misura dalla loro efficienza. Anni fa, nelle stazioni di servizio, era frequente vedere l'automobilista far controllare la pressione delle gomme da un addetto poi, con l'avvento dei “self service”, questo utile servizio è venuto a mancare e quindi la frequenza del controllo della pressione è diminuita. Non esiste ancora un pneumatico che nel tempo non si sgonfi perciò, nella maggior parte dei casi, i pneumatici delle auto in circolazione presentano un livello di pressione più basso rispetto a quello consigliato, causando una serie di inconvenienti. La zona di contatto con l'asfalto viene ridotta gradualmente, portando una deformazione del battistrada con un eccessivo livello di usura sui fianchi. Oltre al fatto che un pneumatico "sgonfio" può durare anche un 30% meno del previsto, viene riscontrato un aumento dello spazio di frenata, un peggioramento della tenuta di strada, un maggior rischio di aquaplaning su fondo bagnato e, certamente non ultimo, un maggior consumo di carburante. Considerato che in un solo mese la gomma perde mediamente 0,06 “bar”, servono solo pochissimi minuti di tempo per viaggiare sicuri e quindi, se non si desidera ricorrere periodicamente ad un gommista, l'acquisto di un semplice manometro permette di sapere quando la nostra auto necessita di un “pit stop” per l'adeguamento della pressione gomme.

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